Pagina:Collezione delle migliori opere scritte in dialetto veneziano 11.djvu/9

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bocca ne sentiva egli stesso vivissimo dispiacere; e parendogli d'essere per questa causa venuto in ira a' suoi concittadini non si fidava di camminare solitario durante la notte, e teneasi sempre a lato un fido e ben armato dimestico, per lo che non di rado gli avvenne d'essere arrestato e maltrattato dalla sbirraglia. Sul finire della sua mortale carriera egli diventò sordo talmente da non poter introdurre all'orecchio il suono della voce che per un tubo. Gracile e trascurato nei metodi di un buon regime non visse che anni 53, e mancò in patria nel dì 23 marzo 1779. Il Padre di lui erasi con buona riuscita esercitato nella Poesia vernacola, e Fratello (ch'egli fu) di Cornelia Barbaro Gritti, e Zio materno di Francesco Gritti, s'è già veduto nel corso di questa Raccolta quanto tutto un tal parentado del poetare nel dialetto nostro riuscito sia benemerito.

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