Pagina:Canti popolari vicentini.djvu/3

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Lettore gentilissimo,


Eccoti questi canti vicentini messi a stampa per la terza volta; furono pubblicati dapprima sul Berico (giornale Veneto) nel 1858, poi ripubblicati sullo Stivale in Napoli nel 1866. Sono quindi rarissimi ed invano ne' faresti ricerca presso i librai. Escono ora raccolti in opuscolo.

Quest'opuscolo non si pone in vendita, e perchè tu lo legga, bisogna che ti venga donato. Vuoi disobbligarti con noi pel piacere che t'arrechiamo e per la cortesia che ti usiamo? Ascolta.

Prendi esempio dal Pasqualigo: ne' tuoi poderi, dalle tue domestiche, da' tuoi bimbi, raccogli tutti i canti che udrai. Ami una donna? E tu pregala che rifrughi nella sua memoria , che migri a' tempi della sua giovinezza (per dirla col nestro amico Aleardo Aleardi) e che ti ripeta quelle canzoni che allora la bearono. Sei padre? E tu nota le cantilene con le quali la balia t'addormenta i bimbi. Soprantendi a' tuoi poderi? E tu porta un taccuino in tasca alla messe, alla

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