Pagina:Canti pel popolo veneziano.djvu/23

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un solo ponte (Rialto) per cui sia dato tramutarsi a piedi da questa a quella parte, e viceversa. Fu pertanto suggerito fino da' tempi remoti, per comodo de' cittadini, di passare prontamente da una riva all'altra del Canale di stabilire lunghesso a quello, di tratto in tratto, certi appostamenti di barche destinate di continuo a tragittare la gente mediante una tenue mercede. Questa è l'orìgine dei tragetti, de' quali il Galliccioli, raccoglitore di antiche notizie veneziane, ci attesta l'esistenza in buona forma sin nel secolo undecimo. Facevasi a quell'epoca il tragitto su certe barche dette sceole, delle quali ignoriamo la forma; ma supponiamo dovessero somigliare alle gondole, pagandosi dà passaggieri un quartaruolo di navolo.

Coll'andare dei tempi l'istituzione de' traghetti andò vieppiù, sempre perfezionandosi, talchè oggidì sono essi ordinati con leggi particolari sotto la sorveglianza del Municipio. — Il corpo degl'individui componente la ciurma direm così del traghetto, è un composto di gente ragunaticcia, onesta in generale com'è l'indole de' barcajuoli veneziani, ma viziosa, arrogante, ostinata e streppitante all'estremo. Allorchè un passaggiero (passagier) arriva ai limiti del traghetto, li oltrepassa, e mette il piede nella barca, il gondoliere, il viandante, la gondola, i denari del navolo, e l'atto del tragittare, assumono in complesso l'appellativo generale di parada; che pare tragga l'etimologia da (parar) cacciare innanzi, sospin-

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