Collezione delle migliori opere scritte in dialetto veneziano/Volume 10/Notizie di Angelo Maria Labia

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Qualità del testo: sto testo el xe conpleto, ma el gà ancora da vegner rileto.
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NOTIZIE

DI

ANGELO MARIA LABIA


Di questo svegliatissimo ingegno Veneziano, che fece molto onore alla patria letteratura, pochissime notizie si sono potute raccogliere. Appartenne ad una cospicua famiglia del patriziato, ed ebbe i suoi natali in Venezia nel dì 6 aprile 1709 da Gio. Francesco Labia senatore, e dalla nobilissima dama Maria Civran. Per vivere in una filosofica oscurità e dedicarsi agli studj ed alle amene lettere latine e italiane evitò di prendere posto negli affari della sua Repubblica, e vestì collare di Abate, il che non gl’impedì punto d’incontrare nozze legittime con una sposa di rango al suo inferiore. Che fosse [p. 6 modifica]uomo di calda fantasia, di prontezza d’ingegno, e di cuore repubblicano lo dimostrano i pochi, ma a parer nostro leggiadri Sonetti che qui pubblichiamo. Che fosse di rettitudine religiosa e di tenace proposito nelle sue opinioni lo dimostra la bella Arringa al Senato che susseguita ai Sonetti; mirabile per la naturalezza con cui è dettata, facendo sì che appena possa il lettore accorgersi d’essere essa legata alla terza rima. Possono i Sonetti e l’Arringa pubblicarsi ora per la prima volta, tolte essendo quelle prudenti cautele che si rendevano indispensabili un mezzo secolo addietro; e noi siamo assai grati al dottissimo Monsig. Giambattista Rossi Can. Arciprete della Cattedrale di Treviso, il quale secondando le istanze dell’egregio sig. Petronio Maria Canali, benemerito di questa nostra Raccolta, cedette a graziosa prestanza un manoscritto dall’autore medesimo postillato. L’Arringa non è mai stata condotta a compimento, e dopo [p. 7 modifica]l’ultimo verso si legge: L’Autore di più non scrisse; e ciò di suo proprio pugno. Meriterebbero pubblica luce altresì molti suoi Componimenti satirici dettati nella lingua del Lazio.

Compì Angelo Maria Labia la sua mortale carriera nel dì 7 di settembre 1775 in età di 66 anni. Molte altre Poesie ch’egli scrisse andarono fatalmente disperse.